venerdì 9 dicembre 2011

A Natale puoi... vestirti con classe!

Ma chi lo dice che a Natale siamo tutti più buoni? Ufficialmente è iniziata la guerra dei viral natalizi per i più importanti brand internazionali, e se Bergdorf Goodman fa leva sul buonismo made in USA (come vi ho mostrato in questo post), il cuginetto anglosassone Harvey Nichols, department store meno conosciuto ma non meno stiloso di Harrods o Selfridges, risponde seguendo la scia del ben noto humor inglese. Qual'è la situazione più terribile che può capitare durante il periodo delle feste? Vestirsi in maniera inadeguata, ovvio. Specialmente se ci si ritrova a vagare alle prime luci dell'alba lungo le strade di una città che si sta svegliando, mentre tu sei di ritorno da una mega festa, con i capelli ormai in disordine, il trucco inevitabilmente sfatto e il tuo corpo che esige assolutamente un letto. Ecco allora una serie di piccoli mostri che affollano le strade: ragazze di tutte le età e le taglie, avvolte e strizzate in improbabili tubini leopardati o top color lingotto, mentre continuano incessantemente a tirare giù l'orlo del vestito o, viceversa, tirar su il bordino della scollatura.






 La scena è a dir poco sconvolgente, perchè incredibilmente reale: chi di noi non si è mai trovata a combattere con un vestito che abbiamo desiderato, comprato, indossato con tutte le nostre forze e che, inevitabilmente, non si adattava bene al nostro corpo? Un problema che sembra non affliggere la splendida creatura che leggiadra attraversa la strada alla fine del video e si infila deliziosa nel portone di casa (con il trucco perfetto e i capelli ordinati, soffici e vaporosi ovviamente!)...


aldilà della mia palese invidia per la ragazza-giunco, è evidente l'invito lanciato in questo viral: ragazze, basta vestirvi da showgirl dalla dubbia eleganza! Basta con l'ammirazione sfrenata nei confronti di Moira Orfei, di cui emulate trucco e mise! Non è semplicemente un discorso di fisico, di chi può permettersi certi modelli e chi no: certe proposte del fashion system dovrebbero restare, appunto, delle proposte e non essere adottate in alcun modo. Ma da quando i vestiti che si vedono in giro ultimamente (e con le feste natalizie imminenti i negozi sono pronti a sfornare tripudi di paillettes e ricami decisamente improbabili) possono essere davvero definiti tali? Il vestito dovrebbe per definizione stessa "vestire", ossia avere stoffa in quantità sufficiente per coprire l'intero corpo, non dal busto fino al sotto-chiappa!


Dovrebbero, che ne so, fissare dei parametri per la terminologia dei capi, per cui se arriva ad un tot di centimetri sopra il ginocchio (pochi) od un tot sotto il sedere (tanti) può essere chiamato vestito, altrimenti è e resterà sempre una maglia, e così va considerata e indossata di conseguenza!
Comunque sia, la situazione per noi comuni mortali non è delle più rosee, soprattutto perchè per vestirsi con gusto e classe, secondo i buyer di questi department store, devi minimo poter attingere a risorse economiche non indifferenti...date un' occhiata all'outfit proposto da Harvey Nichols


'nsomma... peccato che il mio fegato non sia in condizioni eccellenti ( per via del rosicamento nei confronti della ragazza-giunco), altrimenti avrei già provveduto a piazzarlo sul mercato nero per pagarmi questo splendido ed esorbitante outfit! Tuttavia, visto che i retailer del fast-fashion ci fanno sì delle proposte indecenti, ma possono offrire anche spunti interessanti, ecco qui la mia personalissima proposta per gli innumerevoli party natalizi che vi aspettano...no, non mi sto riferendo alla mega-tombolata con tutti i parenti, compresi i cugini fino al 5°grado ufficialmente riconosciuto..

Dopo avervi fornito la mia personalissima soluzione cheap, resta un unico interrogativo...

Ma perchè le inglesi non indossano mai il cappotto? Che ragazze coriacee!

venerdì 2 dicembre 2011

Nuova collaborazione: Marni for H&M

Ci risiamo: neanche il tempo di riprendermi dalla botta della capsule collection Versace for H&M, che seriamente mi aveva fatto temere di arrendermi ad un inverno fatto di squillanti stampe caraibiche e tubini in pelle e borchie di dubbia eleganza, ed ecco che subito il colosso svedese mi cala il punto così (perdonate il linguaggio tecnico da giocatrice d'azzardo, le feste s'avvicinano e con esse le infinite veglie fatte di pocker, black jack e sette e mezzo), con una sublime, almeno a quanto sembra, collezione firmata da Marni, in vendita dall' 8 marzo 2012 in 260 negozi  H&M nel mondo e online.

Marni for H&M (via D. repubblica.it)


Stampe geometriche d'ispirazione Bahaus e colorati motivi tribali, che ricordano l'Africa più calda e nera che c'è: questi i temi della capsule collection, che comprende una linea donna, una linea uomo e anche una (io spero nutrita) sezione bijoux e accessori, per la gioia di tutte le amanti del marchio creato nel 1994 dalla svizzera Consuelo Castiglioni e piazzato subito ai primi post nelle wishlist delle più eleganti appassionate di moda.
"Volevo creare un vero guardaroba Marni per H&M rivisitando tutti i nostri pezzi preferiti" rivela così la stilista, che nel 2006 ha lanciato anche un' e-store, in collaborazione con Yoox, garantendosi così un aumento dei ricavi del 15% nel 2008.
In attesa di carpire immagini più dettagliate, posso sicuramente ammettere che, per questa linea, davvero correrei il rischio di passare la notte fuori dal negozio, in attesa dell'apertura: per Jimmy Choo manco mi sono accostata, Lanvin ,a parte qualche bijoux e maglietta, era delizioso ma poco portabile per me (e quando l'avrei indossata quella goduria gialla con la mega ruche?).. l'ultimo acchiappo che ricordo è la collezione Matthew Williamson, snobbata non si sa perchè dalle fashion victim, di cui sfoggio ancora orgogliosa il golfino fucsia con il ricamo-pavone e il bikini con stampa-mi-ricorda-tanto-Pucci. Quindi dopo il flop di Versace (e io ho provato pure ad ingentilire i leggins su Polyvore!) non posso che programmare una precisa tattica di guerra, con la speranza che il supermegestore appena inaugurato a Napoli sia uno dei punti vendita selezionati... finger cross!

Al di là delle mie strategie di guerriglia urbana, l'interrogativo che mi pongo è un altro: ma cosa spinge un marchio come Marni a stringere un accordo con un colosso del fast-fashion come H&M? E perchè H&M tra tutti sceglie Marni? Al di là di un discorso di vendite e di attirare le fasce di consumatori più giovani, forse bisogna guardare oltre: il gruppo svedese si garantisce  un corposo database di schizzi, disegni, bozzetti e modelli (perchè, se devono produrre, da qualche parte dovranno pure attingere no?) e questo va tutto a vantaggio delle competenze e skills di produzione e design... e chissà, magari in collezioni successive, vedremo un tripudio di stampe like Marni (piccola digressione: ma li avete notati i dress H&M della scorsa collezione diciamo glamour, quelli con il targhettino oro? Con pieghette, ruches, colori forti... li ho trovati molto simili a quelli di monsieur Lanvin). D'altra parte, Marni oltre a veicolare la propria brand identity ai consumatori più giovani, utilizza il traino H&M per farsi conoscere all'estero: le vendite al di là dei confini italiani costituiscono infatti l'80% circa del fatturato, e il Giappone viene considerato un mercato ben consolidato ormai... toh, ma circa un mesetto fa  H&M ha aperto un negozio a Fukuoka, uscendo così dai confini della prefettura di Tokyo...solo coincidenze?

il co-branding secondo stiletto&puparuoli

Il co-branding così, porta vantaggi ad entrambi, e non solo a livello di immagine. Quello che si spera è che porti vantaggi anche ai consumatori. L'esperienza Versace, con tubini di pelle che hanno raggiunto quota 200 euro e passa (!!!) è emblematica; se H&M ha un certo posizionamento sul mercato dal punto di vista dei prezzi, non può scostarsi troppo da quest'ultimo: per quanto il capo sia disegnato da una matita very glamour, resta comunque un prodotto di cui la qualità non è certamente il punto forte, ed è giusto che mantenga un prezzo adeguato.. il jeans di Roberto Cavalli for H&M, per esempio, (bei tempi di una volta..) lo pagai credo 50-60 euro, leggermente in più rispetto al prezzo medio di un jeans H&M, ma comunque in linea con la strategia di vendita praticata.

Inoltre, se i prezzi aumentano, dove va a finire il principio di democraticità della moda, tanto osannato dai sostenitori del fast-fashion? Il rischio, per il retailer, è che l'arma della capsule-collection gli si ritorca contro, facendogli perdere appeal sul mercato, oppure peggio, di abituare il consumatore a tale formula, determinando una perdita di interesse verso il prodotto. Abbastanza difficile, visto il tam-tam mediatico che puntualmente si scatena dopo ogni lancio, unito agli accampamenti fuori ai negozi, alle corse e risse che si scatenano durante il giorno previsto di vendita.

Di sicuro, si è perso quell'aspetto di novità e rischio che c'era dietro ad operazioni del genere: chiunque potrebbe e (probabilmente vorrebbe) disegnare una collezione per H&M. Maestro e sperimentatore per eccellenza fu in origine Karl Lagerfield: se non fosse stato per lui, che ha aperto la strada a tale esperienza di co-branding, probabilmente adesso non starei qui a progettare un piano di azione, utilizzando i carri armati del Risiko, allo scopo di agguantare almeno un esemplare della collezione... e di questo non posso che ringraziare monsieur Karl.
E  adesso sbirciate con me nella video-presentazione della capsule collection: io sono letteralmente impazzita per i bracciali! Voi invece, su cosa avete messo gli occhi?



domenica 27 novembre 2011

Il più bel regalo di natale... bau!

Ebbene si! Un altro Black Friday è passato, per noi europee ignare del delirio e della follia collettiva che scatta nelle insane menti americane in questo periodo ... il Venerdì precedente alla festa del Ringraziamento rappresenta infatti, nella terra del consumismo più spinto e sfrenato, il via libera allo shopping natalizio, con tanto di addobbi, alberi di Natale, wishlist e regali, regali, regali! Direi che partono con largo anticipo 'sti ammerigani...e io  che mi lamento perchè nella mia sperduta cittadina di provincia hanno già allestito le luminarie per le feste, con traffico, casino, folla, mancanza patologica di parcheggi e turisti (giuro, turisti veri!) che fotografano ogni angolo illuminato...ok, lo ammetto, lo faccio anche io, e posto tutto su instagram!

Comunque l'atmosfera natalizia serpeggia, alleggia su noi, si insinua nelle nostre menti scevre da ogni istinto d'acquisto; è ufficiale: siamo fregate. E ce ne accorgeremo solo quando staremo in giro, sempre più cariche
 di pacchi e pacchettini. Ma la follia da shopping compulsivo natalizio non colpisce solo noi, almeno stando a quello che ci vuole inculcare Bergdorf Goodman.

giovedì 24 novembre 2011

This is the Muppets show...biz!

"Believe in yourself. If that doesn't work, believe in moi!"
No, non è l'ennesimo delirante messaggio lanciato da Lady Gaga... ma di quella che sembra essere diventata la nuova it girl a stelle e strisce: Miss Piggy, la famosa e capricciosa maialina del Muppets Show.
E' stata lei, infatti, la protagonista indiscussa della scorsa fashion night di New York, con tanto di interviste e servizi fotografici mega-patinati, complice una complessa e costosa macchina di promozione chiamata Disney. Si, perchè è di questi giorni l'esordio nelle sale americane dell'ultimo film dei Muppets, una produzione targata Disney, dopo l'acquisto da parte del colosso dell'animazione dei famosi pupazzi di Jim Henson per una cifra stimabile sotto i 200 milioni di dollari; regalati, direi. Da qui a lanciare un nuovo film, dopo il flop ai botteghini dell'ultimo film di Kermit, Miss Piggy & co, il passo è breve, e si vede che per farlo serviva la spintarella di papà Walt, che scalpitava all'idea di guadagnarci qualcosa dai suoi nuovi figli orfani di papà Jim (morto nei primi anni Novanta).
 Per carità, lungi da me bollare queste iniziative promozionali come infantili con fare sprezzante (perchè sono sempre io quella che, mentre vedeva "Alla ricerca di Nemo" al cinema, piangeva come la disperata urlando: "Povero Nemo, lontano dal suo papàààààà!!!" con sommo sconcerto del bimbo paffuto che sedeva accanto a me) tuttavia qualche domandina me la pongo.
Passi il merchandising spinto, passi il tripudio di pupazzi, tazze, cd, pigiami, calzini e Dio sa cos'altro passa per la testa di certi geni del marketing... ma non si starà un tantino esagerando?


Premetto: io adoro oltre ogni umana misura i Muppets, sono talmente agèe da ricordarmi le puntate che andavano in onda ( non mi ricordo su quale emittente italiana, mi rinfrescate la memoria?), nutro una passione sconfinata per Kermit, che nessun principe ranocchio qualsiasi potrà scalfire, ancora oggi il mio mantra, nei momenti di chiusura per lutto delle mie ultime sinapsi rimaste, è MANHA MANHA... insomma ho ben motivo di gioire all'idea che la moda del vintage abbia toccato anche i pupazzotti di Jim Henson, dopo trent'anni di silenzio mediatico. Tuttavia lo zampino della grande produzione è lì dietro l'angolo, assieme a tutti gli accordi di licenza che sembra aver stretto con la metà delle aziende di moda e non statunitensi... volete qualche esempio?


Il designer di scarpe Jerome Rousseau ha creato delle lussuosissime pump rosa glitterate (così maledettamente Miu Miu!) ispirato proprio dalla vezzosa Miss Piggy, in vendita da Gennaio 2012 in esclusiva da Sacks sulla Fifth Avenue. Prenotate il primo volo e preparatevi a sborsare 595 dollari: questo e altro per poter volteggiare sulle scarpe che hanno lasciato in muta ed estatica contemplazione  la prima maialina redattrice di Vogue Paris (questa è l'unica chicca che vi rivelo, il film in Italia arriva a Gennaio...e non si fanno SPOILER qui!)


Diva glitter pump by Jerome C. Rousseau (via Zimbio.com)
 Opening Ceremony, big retail di New York, specializzato nella distribuzione di linee di tendenza e collezioni di designer emergenti, ha presentato durante la Fashion Week, la capsule collection Muppets X Opening Ceremony: così, tra un maglioncino di Alexander Wang e un dress romantico di Rodarte, fanno capolino camicie, t-shirt, felpe e maglie con stampe dei Muppets in versione street-glam. In vendita negli store e online su www.openingceremony.us prezzi dai 45 ai 230dollari, praticamente un salasso. 

Muppets X Opening Ceremony (via Openingceremony.com)
Dal glamour allo street-style: la comunità di designer Threadless International ha bandito la scorsa estate un concorso per realizzare design innovativi e originali come protagonisti i Muppets of course. Il risultato è una serie di t-shirt per uomo, donna e bambino... con tanto di vendita promozionale per il Thanksgiving. Prezzi più abbordabili (intorno ai 20 dollari) ma stampe assolutamente originali e super kawaii!

Muppets for Threadless International (via Threadless.com)
E nel carrozzone dei licenziatari non poteva mancare Adidas, con una serie di sneakers per grandi e piccini, con i colori dei più famosi personaggi del Muppets show, in vendita in esclusiva da Foot Looker... non so voi, ma io sono letteralmente impazzita per le ginniche di Kermit!

Adidas Superstar II x Kermit the frog (via Highsnobiety.com)


Vede rosa il marchio nOIr jewelry, che vanta collaborazioni con DC comics, Barbie e Disney (aridaje!) e clienti come Rihanna e Kathy Perry. L'azienda non si è lasciata sfuggire questa possibilità di ingolosire le fashion addict più nostalgiche: ecco quindi, la collezione Muppets, con anelli e necklace per nuuuuulla vistosi(attenzione ironia in vista!), disponibili dal Thanksgiving.

Cocktail ring by nOir jewelry (via Fashionista.com)
E per tutte le polish addicted O.P.I. non sbaglia un colpo e piazza la sua migliore collaborazione. Nemmeno una sola, bensì due collezioni dedicate ai Muppets, la più glamour e portabile Simply Moi, e la superglitter Muppets per O.P.I. con colori che ricordano Kermit, Animal, Fozzy e tutti gli altri pupazzettoni. Prezzi dagli 8 dollari in su ( ma solo nella mia provincia retrograda li pago un occhio della testa?)

Muppets for O.P.I. (via Opi.com)

Chi di voi non si è mai soffermata davanti alle gag di Miss Piggy e Kermit esclamando: "Lo so che è una maialina, perlopiù un maledettissimo pupazzo, ma voglio ardentemente le sue ciglia!!!" Bene, Mac vi viene incontro, realizzando una collezione ispirata al make up del character con le ciglia più lunghe mai viste prima (altro che le modelle fotoscioppate di Maybelline!):  Miss Piggy for Mac è una collezione limited edition, acquistabile solo su mac.com, che comprende ombretto rosa baby, eyeliner in penna e ciglia finte iperfolte. Una bella trovata promozionale ma nulla che la Mac non abbia già proposto, sinceramente mi aspettavo un colore più particolare o delle ciglia dalla linea insolita, apprezzo comunque il look creato per la collezione: altro che Nicki Minay per Viva Glam!

Miss Piggy for Mac (via Maccosmetics.com)
Ed infine, the Balm make up ha creato una palette in edizione superlimitata (solo 1000pezzi) andata rapidamente sold-out, ovviamente, negli Stati Uniti: 16 ombretti e 3 rossetti/gloss/fard in crema per tutte le fan dei Muppets. I colori sembrano davvero carini, originalissima la confezione e i nomi degli ombretti: non manca Manha-manha, ma c'è anche Meep meep!(per chi non sapesse cosa voglia dire, rimando a questo video : fatevi una cultura!) La vera chicca della palette resta però il retro, con tanto di vecchietti del Muppets Show che si domandano: "Stiamo pagando per questo???"

"Stiamo pagando per questo???" (via Thesundaygirl.com)


The Balm Muppets Palette (via Zimbio.com)

La Disney ha più volte dichiarato che l'intento del film è di far conoscere i Muppets ai bambini di oggi, figli di quei bambini che, incollati al televisore, guardavano lo show negli anni Settanta. Sarà, tuttavia questa colossale operazione di promozione sembra toccare tutti meno che i più piccini, complice anche una promozione sui social network, youtube in primis, partita 6 mesi fa. Forse l'obiettivo è strizzare l'occhio ai meno giovani, fare leva sulla nostalgia dei bei tempi di una volta, fatto sta che i Muppets prodotti dalla Disney rischiano seriamente di perdere il loro appeal sul pubblico: la caratteristica dei pupazzi di Jim Henson era infatti quella di essere divertenti, infantili, ma anche sarcastici e pungenti, una sorta di comicità molto sagace e ironica, di certo non politically-correct, come quella a cui ormai ci ha abituato papà Walt. L'impressione è che tanta gommapiuma e peluche stiano diventando semplicemente una macchina per far soldi...e se così fosse, sarebbe davvero molto triste.

Non pensate, quindi, che sia roba da bambini: persino i Queen sono stati citati/sbeffeggiati dai Muppets!

giovedì 30 giugno 2011

Oui, je suis Coco Chanel

Passate parola perchè lei è tornata...come chi? Lei!!! Se state sfoggiando un bel colorito abbronzato lo dovete a lei, se adorate le t-shirt con le righe da brave marinarette è perchè ve le ha inculcate lei, se acquistate chili e chili di bijoux rigorosamente fake è perchè li ha sdoganati lei, se non riuscite proprio ad accantonare la vostra sempiterna giacca in tweed, non siete originali, avete solo copiato lei, se indecise su cosa indossare la sera, andate a colpo sicuro verso un petite robe noir...beh, l'ha inventato lei! Lei, lei, sempre e solo lei, se ancora non avete capito di chi sto parlando, vi autorizzo ad andare su Wikipedia e digitare due semplici parole: Coco Chanel. Decisamente alle grandi passioni e ai simboli cari alla stilista-icona è dedicata la collezione eyewear Chanel by Karl Lagerfeld per la prossima collezione autunno/ inverno 2011: testimonial d'eccezione, Claudia Schiffer, da sempre musa del designer, che a quarant'anni dimostra di dare del filo da torcere alle filiformi modelle adolescenti degli ultimi periodi e soprattutto... CHE NON SI VUOLE SCHIODARE dal piedistallo delle super-top from 90ies!!!Giustamente, chi riuscirebbe ad arrendersi ad una vita da mamma e casalinga stra-ricca? ah, come la capisco...
La campagna pubblicitaria mostra lo splendido volto della modella che emerge dalle tenebre, mentre inforca un paio di occhiali extra-black, quasi una ripresa del solito look di Lagerfeld, con lo sguardo perennemente celato da un paio di occhialoni scuri.


Via justjared.buzznet.com
Evidentissimi i riferimenti ai simboli e ai feticci di Coco, come la camelia bianca e le astine degli occhiali decorate con le catenelle... mancava solo una montatura a rilievo trapuntata e si poteva gridare "en plein!"
E se non vi ritenete del tutto soddisfatti, fatevi un giretto qui e soddisferete ogni vostra curiosità su come mr. Karl e il suo entourage danno vita alla collezione eyewear, una tradizione che dura da 10 anni e che viene presentata con un pizzico di poesia in 4 brevi filmati...
Si, ma voi l'avete mai visto Signe Chanel? Perchè c'è poco di poetico nell'amara realtà dei fatti!




mercoledì 29 giugno 2011

Qual'è il tuo piatto preferito?

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Frase decisamente valida, se non fosse che non stiamo parlando di cibo...ma di bijoux, che salvo per gli ingredienti con cui sono stati creati (plastica e colla principalmente) decisamente rientrebbero nella mia dieta quotidiana! Si, perchè Sofia Molnar trae ispirazione da tutto ciò che di carino, goloso e calorico esista al mondo per trasformarlo in splendidi anelli: ecco allora che muffin, pop corn, bagel, fragole, tranci di torta affollano le superfici dei suoi gioielli, forse un tantinello ingombranti ma sicuramente di grande effetto.





Via Etsy.com
Le creazioni di questa godereccia designer canadese, che vive ormai da 13 anni in Giappone, sono montate tutte su anelli regolabili, così da adeguarsi ad ogni tipo di mano, e vantano una serie infinita di soggetti diversi, tutti a prezzi decisamente golosi: dai 6 ai 13 euro, una vera tentazione per tutte quelle che, come me, sono attratte dagli accessori e gadget più insoliti e particolari. I food-bijoux sono disponibili sullo shop online SouZou Creations ... pronte a caricare la Postapay?


So yummy...

lunedì 27 giugno 2011

Tintarella di luna

Sognate un colorito madreperlaceo e bocca rosso sangue, nonostante il caldo massacrante di questi giorni? Adorate il pallore della vostra pelle in contrasto con i volti abbronzati se non ustionati che vi circondando? Più semplicemente siete delle fan della serie tv True Blood, giunta su Mtv Italia alla terza edizione? Bene, se avete risposto si ad almeno una delle domande di sopra, allora la collezione Limited Edition di Tarte per Sephora fa per voi: una collezione composta da mini palette occhi, tinta per labbra e tinta per guance, rigorosamente riservata a chi spasima per gli esangui volti dei  conturbanti vampiri protagonisti della serie.

Tarte for True Blood Limited Edition (via Sephora.com)



la palette è composta da 17 ombretti, con nomi ispirati a temi o personaggi della serie come The Light, Telepath, Immortal, da un primer occhi e da un mascara e un eye-liner in gel, entrambi in nero of course! Tutto pensato per regalare uno sguardo assassino e fatale...e per le più incapaci e pigre (vedi me) un vero e proprio libretto per le istruzioni per ricreare 4 look appositamente creati per la collezione. Aggiungono un sensuale tocco di colore, la tinta per guance e quella per labbra, rigorosamente in unica versione rosso sangue, in grado di regalare un colorito tutta salute sia alle pelli più chiare che a quelle più abbronzate, pensate per durare tutta la notte, quando vi aggirerete per la città alla ricerca di nuove prede (per favore non mordetemi sul collo!). La pecca? La collezione è disponibile solo negli Stati Uniti, negli store Sephora e on line su Sephora.com, con tutte le difficoltà di spedizione e dogana che ne conseguono... l'unica speranza è che la collezione venga distribuita anche nei punti vendita europei.

Pronte per il morso del vampiro?

mercoledì 23 marzo 2011

Voglia di sentirsi gli occhi addosso...

Avete presente Florence dei Florence and The Machine? La cantante made in UK ha tutto il mio rispetto sia per la sua voce eccezionale che per la sua originalità negli outfit...EPPOI HA QUEL COLORE DI CAPELLI DIVINOOOO!!! A me un rosso così forte dura meno di due settimane... il mio capello è geneticamente predisposto ad accettare solo la sfumatura bionda! :( Comunque saltellavo da un video all'altro su youtube quando ecco che vengo folgorata da questo visione...




SO GORGEOUS!!!  Mi piace tutto: la fotografia, il make-up, gli outfit... anzi il primo mi ricorda che devo riesumare la mia camicetta plissettata col fiocchetto nero di Cavalli for H&M!!! Però i puparuoli con l'occhio fino hanno già capito quale particolare ha attirato la mia attenzione di famelica addicted di accessori: voglio anche io l'anello con l'occhiooooooo!!!! Bello, bellissimo, stupendo, abbinato al colore dei propri occhi è ancora più azzeccato... per la serie ho occhi dappertutto! Comunque facendo l'Indiana Jones del Web, ho scovato due soluzioni, due articoli molto simili in base al proprio budget:

REALLY EXPENSIVE...
su crazy pig designs trovi ben sei tipi di eye ring di colori e dimensioni diverse! Davvero molto realistici, l'unico neo il prezzo... da 270 a 320 sterline!!! Gosh!
Di seguito le foto dei miei preferiti


Lash eye ring - Via crazypigdesigns.com
VERY CHEAP!!!
Etsy resta da sempre una miniera di articoli/accessori/cazzatelle stravaganti e spesso dannatamente economiche, tuttavia è anche una vetrina, uno spazio di vendita on-line  per tutti i designer che realizzano pezzi rigorosamente hand-made. Segue questa logica anche Blue Bayer designer-artigiano di N.Y. , i cui oggetti sono caratterizzati da una certa innocenza nella scelta dei soggetti, visto però in un ottica macabra, un pò come il creepy uccellino pendaglio di cui vi ho parlato in questo post qui ... sul sito ufficiale trovate tutte le collezioni, info, preview e la sezione dedicata allo shopping on-line, ma vi consiglio di sbirciare lo store etsy del designer ( http://www.etsy.com/shop/billyblue22?ref=seller_info ) dove trovate le creazioni a prezzi più abbordabili, yeeeeahh!
Ecco la versione umana dell' eye ring ( disponibili anche la versione wolf, cat e snake eye)



Human Evil-Eye ring - Via Etsy.com
 Il prezzo? Dai 50 ai 58 euro circa... (maledetto e-commerce tentatore!!!)
E se ancora tentennate su questi originali bijoux, vedete chi li ha già introdotti nei propri outfit
Via  anothermag.com
Alexa Chung indossa qui l'anello della collezione di crazy pig design... non so voi, ma dopo averlo visto sul suo indice, non ho più dubbi sul suo sicuro effetto cool&crazy!!!
La stagione primaverile mi gioca sempre dei brutti scherzi... sono lì che scalpito dalla voglia di indossare cosine più leggere e soprattutto nuove, visto che i miei acquisti primaverili partono dagli ultimi saldi invernali... ormai con le collezioni settimanali, le cruise collection (per me inaccessibile per evidente mancanza di pecunia) la fast fashion in generale e mettiamoci anche gli sconvolgimenti climatici non esiste una differenza sostanziale tra i capi invernali ed estivi (tradotto: indosso stoicamente sandali senza calze d'inverno, mentre il golfino di cashmere mi accompagna nelle mie scorribande in motorino durante le serate estive). Tuttavia, questa mia smodata voglia di indossare, provare, abbinare è stata perversamente messa a tacere di fronte all'assurdità di questi primi due giorni di primavera, durante i quali, invece di tirare fuori le mie adorabili camicine gipsy, poco ci mancava che mettessi mano al mio cappottone cocoon cammello! Potete immaginare la mia frustrazione... mi sono sentita perciò completamente giustificata ad effettuare un soddisfacente acquisto on-line: scade oggi infatti il termine per acquistare degli adorabili accessori N2, la linea decisamente più economica di  Les Néréides , adorabile marchio di accessori e bijoux francesi, praticamente l'Accessorize dei cuginetti d'oltralpe!!! Bene, oggi pomeriggio mi sono decisa, e ho effettuato l'acquisto su Private outlet , un club privato di vendite on-line che effettua promozioni davvero vantaggiose su articoli di vari marchi, dai più noti e sgamati, a quelli sconosciuti, sfigatelli o magari smaccatamente francesi... diciamo che tanto privato non è 'sto club visto che è iperpubblicizzato e ad iscrizione gratuita ma tanto io mica sto a discutere le strategie comunicative e di marketing altrui... Comunque, per il momento posso ritenermi soddisfatta: mi fido perchè ho già effettuato un altro acquisto un botto di tempo fa, poi accetta pagamenti delle principali carte (e ringrazio, visto che ho una prepagata visa electron con cui non posso manco pagarmi i biglietti aerei... accettatissima in UK ma scagata in Italia ) il risparmio poi, è reale, visto che ho consultato il sito di e-commerce di N2 ed effettivamente c'è uno sconto del 60% medio sugli articoli (e già l'idea di aver fatto questo affarone mi fa scodinzolare come uno shitzu indiavolato!) I contro di private outlet restano invece le spese di spedizione altine ( 11 euro e 50 per 4 articoli mi sembra eccessivo... come minimo esigo il pacco elegantemente incartato e l'interno foderato di raso rosso!) e i tempi di consegna non proprio rapidi, dai 20 ai 30 giorni... vabbè aspetterò il corriere con impazienza, soprattutto se è detentore della temibile tripletta alto-moro-occhiverdi! Pulendomi il rigo di bava che inspiegabilmente (!!!) mi scorre lungo il mento, vi metto di seguito le foto degli acquisti fatti, sono tutte collane, tutte più o meno lunghette, visto che sto ultimamente sto attraversando la fase del  cosiddetto pendaglio appeso:

per la serie c'ho la collana col mio avatar...


Collana Leila - Via privateoutlet.it
... e qui c'è pan di zenzeroooooo!!!!!


Collana Gretel - Via privateoutlet.it
ma non sei grandicella per metterti 'ste cose???  NOOOOO!


Collana Fille - via privateoutlet.it
e l'ultima, la mia preferita, nonchè più pacchiana di tutte... per tutte quelle che sperano di acchiapparlo prima o poi  quel maledetto centometrista del Bianconiglio!!!


Collana Alice - Via privateoutlet.it
Eccoli qua i miei piccolini... Che ne pensate?
Non vedo l'ora di riceverli!!! In attesa di ciò...
STAY TUNED!

giovedì 17 febbraio 2011

CE L'HO, CE L'HO...MI MANCA!!!

Bello quando eravamo puparuoli giovani giovani... si faceva di tutto, ci si sfrenava e si correva per strada RIGOROSAMENTE senza strati e strati di giubbini, sciarpe & co. (anche perchè facevano puntualmente una brutta fine, calpestati da suole infangate o abbandonati sui muretti), le nostra ginocchia svelavano puntualmente sbucciature che faticavano a cicatrizzare... mica come l'attuale meglio gioventù, dove i maschietti non si fanno 'na corsetta manco a pagarli, altrimenti gli si scompiscia il ciuffo alla Justin Bieber mentre le giovani puparuole sono impegnate in una sanguinosa guerra per accaparrarsi il nuovissimo smalto della ancora più nuova collezione Essence (No, io mi rifiuto categoricamente di dovermi accapigliare con la ragazzetta con tanto di Gucci originale al braccio!!!Ma io che ne sapevo di Gucci alla sua età???? L'unica cosa assonante che conoscevo era Pucci, ma non quello dei foulard,bensì Poochie... questo strano essere qui  
Ma quanto sei fescion Poochie! Con quei meravigliosi aviator e la chioma gonfia retaggio dei maledetti Anni Ottanta...
Questo tuffo nei ricordi per introdurvi alla mia nuova rubrica folle...chi di voi non ha mai giocato alle figurine? Chi di voi non ha dilapidato capitali paterni pur di terminare l'album? Chi non ha conservato e custodito gelosamente i doppioni per poi scambiarli nel sempiterno "Ce l'ho, ce l'ho mi manca?"(Uè, voi due! Fate sparire quelle figurine da sotto al banco che ve le sequestro!!!) Le figurine di... (da completarsi col nome del malcapitato/a che è finito sotto il mio occhio indagatore) è il nuovo gioco/rubrica che da puparuola troppo cresciuta e nostalgica ho deciso di dedicare a tutte quelle celeb che, per meriti o demeriti in materia di stile, ricevon o il grandissimo onore di essere trasformate nelle mie personalissime figurine (prossimamente anche le figure, le figuracce e le ambitissime figure marroni....only for aficionados!). OK, spiegate le regole...chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori!!! VIA! La prima figurina è dedicata ad un personaggio che io letteralmente A-D-O-R-O : comparsa nel serial The City è diventata da subito la mia fashion icon, musa ispiratrice e personaggio preferito... di chi altro posso parlare se non di Louise Roe??? Semisconosciuta in Italia, Louise è una giornalista, presentatrice, esperta di moda e tendenze richiestissima negli USA: Mtv le ha fornito di sicuro una notorietà ancora maggiore, regalandole un piccolo cammeo in The City, dove interpreta (che fantasia, ma si tratta di un reality, molto ben orchestrato e diretto ma pur sempre un reality) se stessa, concorrente inconsapevole e ipercorretta di  Olivia Palermo, entrambe in lizza per diventare il volto nuovo di Elle.com (posto che ottiene immeritatamente Olivia, visto che ogni tanto azzecca una cosa giusta, del tipo :"Bello quest'anello!" e subito giù tutti a lodarla per il suo impeccabile gusto, mentre nel frattempo continua a non fare una beata minchia dalla mattina a sera, sempre impeccabilmente vestita però, mentre a Louise un bel giorno, manco la conoscono, le danno un microfono in mano e le dicono:" Toh, va a scovare nel backstage della sfilata l'ennesimo duo di stilisti gay e intervistali!" così, senza neanche un avvertimento, un prego-grazie-scusi-tornerò... magari lei si voleva godere in santa pace la sfilata senza dover star lì a farsi pigiare come una sardina per poi vedersi sfilare il posto, il lavoro dei sogni, l'OCCASIONE DELLA VITA da un' acida figlia di papà, fankazzista sempre impeccabilmente vestita però....ehh, il fashion system americano è così... terribilmente ingiusto ma sempre impeccabilmente vestito) Comunque, evidentemente Luisetta non deve aver conquistato immediatamente soltanto me...e anche Carrie Bradshaw aka Sarah Jessica Parker che nel film "Sex and the city" esclama:
(Ma t'è scemunut? Quella manco la sapeva a 'sta Luisetta... è n'ata Louise, quella nera che canta pure, e attacca una pippa incredibile sull'ammore, l'ammore vero, con due m perchè è più forte ndr)
Dicevo, evidentemente poche uscite di Louise devono aver fatto centro, tanto che Mtv ha deciso di creare un programma apposta per lei, Plain Jane, dove non solo trasforma degli incredibili silos americani in splendide fregne, con dress, trucco e parrucco ad hoc...ma dà  consigli su come uscire dal proprio guscio, acquistare sicurezza e coronare il loro sogno d'ammore (eh si perchè è ammore vero con due m, come sopra!), con tanto di boiata americana come le prove di coraggio e l'happy end quasi obbligatorio...soprassiedo su queste cose solo perchè c'è lei, la mia dea hippy chic...

IO TI ADORO!!! IO TI VENERO!!! Io darei parte del mio fegato per riuscire ad essere così effortless chic come te!!! Ma come 'zzo fai maledetta? (in particolare adoro l'outfit con la camicia-abito bianco...davvero splendido!) Nel frattempo, mentre mi lancio in queste riflessioni post-aristoteliane (sempre meglio che dissertare sulla centralità dell'ombelico umano), e mi scaglio in difese estenuanti della mia dea contro  le sue rivali, putative e non, non posso che abbandonarmi a sogni del genere...
"Vieni carina, che ti sistemo per bene l'armadio.."

WISHING MY DREAMS COMES TRUE....

martedì 4 gennaio 2011

Buoni propositi per l'anno nuovo...la wishlist!!!!!

"I sogni son desideri..." cantava quella gran culo di Cenerentola.. e per carità non voglio offendere la dolcissima disneyana dal piede mignon (però un pò di culo ce l'ha, col suo minuscolo piedino potrebbe fare degli affaroni in pieno sales time... io mi sto lanciando in lotte senza quartiere per trovare delle scarpe da Zara size 38!)... comunque no, non voglio screditarla sto solo citando...

Grande Kit!!!Saresti la mia best-friend prostituta preferita!
Emmòbbasta però con le mie solite digressioni demenziali et citazioni varie, apro ufficialmente la mia WISHLIST per il 2011, e dato che credo fortemente nella proprietà commutativa, i miei desideri sono sogni (perlopiù fortemente irrealizzabili!) soprattutto in materia di shopping...ma kissenefre, le notti insonni mi hanno inculcato il postulato marzulliano per cui i sogni aiutano a vivere meglio e quindi ecco qui l'oggetto, la mirabile proposta spring/summer 2011 che occupa meritatamente il primo posto della mia wishlist

from Louis Vuitton s/s 2011 collection
ALLELUJAH!!! Una micro-bag-clutch-sfera di Louis Vuitton, la risposta ideale a quella tipologia di costumer che, come me, adora le rivisitazioni di marchi storici e design classici... (concepirei l'acquisto di una Speedy solo e rigorosamente on-line, previa scelta di colori fluo e sgargianti per personalizzarla con banda e iniziali...ecco, un altra chicca da aggiungere alla wishlist lo sapevo!) La Vuitton-sfera è l'ennesima trovata di quel genio di Marc Jacobs. Il signorino che posa gentilmente qui sotto (non iniziate a fare strane fantasie, puparuole maliziose, è dichiaratamente gay... e io inizio apertamente a credere nell'ingiustizia divina!) dimostra, infatti, per l'ennesima volta di sapere benissimo come ingolosire le donne

Il mio sogno shopa-erotico...
Risultato? LA VOGLIOOOOOOOOOOOOOOO!!!! Purtroppo l'unica soluzione praticabile per acquistarla al momento è tipo vendere un rene, ed ancora non ho trovato acquirenti... (maledetta crisi economica!!!)
Mi consolo quindi con una riflessione aristoteliana...

E' nella natura del desiderio di non poter essere soddisfatto.

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